MMC cause ed effetti





schiena

MMC. Un acronimo che sta ad indicare semplicemente una comune attività giornaliera svolta da tanti nei vari campi lavorativi e della vita quotidiana : movimentazione manuale dei carichi.

Secondo statistiche di settore, sembrerebbe che ben il 30% dei lavoratori ed il 20% delle lavoratrici, eseguono attività di movimentazione manuale dei carichi. Il sesso femminile prevalentemente nel campo sanitario (movimentazione dei pazienti, assistenza e cura di anziani, infermi etc), il sesso maschile soprattutto nel campo edile, agricolo e manifatturiero.

Sia pur con frequenza inferiore e meno costante, non vanno sottaciuti gli episodi da tutti svolti nella vita di ogni giorno, al di fuori dell’attività lavorativa.

Ciò spiega perché ogni anno sono oltre 26.000 le denunce di infortunio/malattia professionale che pervengono all’INAIL , conseguenti a danno muscolo scheletrico da sovraccarico biomeccanico (Fonte INAIL) con conseguenti costi economici e sociali indotti (assenze per malattia, cure, mutamento di mansioni, invalidità etc).

Il segmento scheletrico maggiormente interessato è la colonna vertebrale : una struttura che con muscoli e legamenti, consente l’esecuzione di una serie di movimenti oltre che sostenere il corpo umano e garantire la posizione eretta.

Ma ripetute sollecitazioni di questa struttura finiscono per determinare deficit strutturali e funzionali della stessa. Conseguenza: lombalgie (quasi tutti almeno una volta nella vita hanno sofferto di questa patologia) con dolore prevalentemente nella regione lombare e possibilità di irradiamento verso la coscia sino alla gamba (lombosciatalgia); protrusioni discali (alterazione del disco intervertebrale – una sorta di ammortizzatore posto tra una vertebra e l’altra – ); ernia discale (patologia abbastanza frequente).

Certo non sono solo gli sforzi eccessivi ripetuti l’unica causa di insorgenza di queste patologie (che riconoscono una genesi multifattoriale) ma sicuramente ne rappresentano una concausa efficiente. Così come ad essere interessate oltre la colonna vertebrale e particolarmente il suo tratto dorso lombare, ci sono pure le strutture muscolo tendinee e nervo-vascolari in generale. Ad esempio patologie a carico degli arti superiori

Cosa dice la normativa prevenzionistica ? Il D.Lgs. 81/08 (Testo Unico in materia di sicurezza e salute sul lavoro) ha dedicato l’ intero Titolo VI per definire la MMC ( qualsiasi “operazione di trasporto e sostegno di un carico ad opera di uno o più lavoratori, comprese le azioni del sollevare, deporre, spingere, tirare, portare o spostare un carico che per le loro caratteristiche od in conseguenza delle condizioni ergonomiche sfavorevoli, comportano rischi di patologie da sovraccarico biomeccanico, in particolare dorso lombari”) e per indicare gli obblighi a cui ciascun datore di lavoro deve ottemperare (valutazione dei rischi, formazione, informazione, addestramento del personale etc) e le relative sanzioni previste per gli inadempienti.

Quindi spostare oggetti di varia foggia, dimensione e peso, è un’azione che effettuiamo quotidianamente sia sul posto di lavoro che nella vita privata.

La norma ISO 11228 ha stabilito che il peso massimo sollevabile in condizioni ottimali (ovvero senza curvare o ruotare la schiena) è di 25 kg per gli uomini e 15 kg per le donne e gli adolescenti maschi, 10 kg per le adolescenti femmine.

Ma osservare alcune semplici precauzioni è indispensabile per preservare la salute del nostro corpo.

Anche nel caso di sollevamento di pesi leggeri, è necessario piegare la schiena.

  • Essere in posizione stabile;
  • Sollevare il carico partendo da una posizione accovacciata:
  • Sollevare e trasportare il carico con la schiena ben eretta e distesa;
  • Tenere il carico il più vicino possibile al corpo;
  • Anche in fase di deposizione del carico è necessario flettere le gambe e tenere la schiena ben diritta.

Se non si conosce il peso reale di un carico, è bene iniziare il sollevamento lentamente e con molta attenzione.

Se possibile suddividiamo il carico in più parti : è preferibile fare più volte il percorso anziché sottoporsi ad intensi sforzi fisici; trasportiamo il carico in due persone o se possibile, serviamoci di appositi ausili.

E la nostra schiena ci ringrazierà !

 

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