INCONTRO CON L’ ARCIVESCOVO LEONARDO D'ASCENZO E IL PRETE DON PEPPINO LOBASCIO.





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Il giorno quattro febbraio gli alunni del pon di giornalismo hanno avuto l'onore di intervistare due ospiti
molto importanti a cui hanno posto varie domande.
I due ospiti che abbiamo intervistato sono: il vescovo Leonardo D'Ascenzo e il prete Don Peppino Lobascio.
Ecco alcune domande che sono state poste a Don Peppino e all'arcivescovo.
Un alunno del pon ha chiesto ad entrambi di darci dei consigli per avvicinarci di più a Dio.
Essi hanno risposto dicendo di amare noi stessi e che dobbiamo far entrare Dio in noi, perché lui ci aiuterà
a superare qualsiasi difficoltà.
È stata anche posta una domanda molto particolare a Don Peppino, cioè cosa ha provato durata la sua
prima messa.
Egli ha risposto dicendo che dopo un lungo cammino in seminario era pronto per celebrare la sua prima
messa. In quel giorno cadeva l'anniversario della morte di suo padre e esaudiva anche un grande desiderio
della madre di celebrare la messa proprio in quel giorno.
Due domande che sono state proposte sia al vescovo che al prete sono quelle di saper cucinare e giocare a
calcio.
Lo sapranno fare?
Il vescovo ha risposto sinceramente dicendo che adora giocare a calcio, ma non sa proprio cucinare. Stessa
cosa vale per il prete: il calcio non è uno dei suoi sport preferiti e neanche la cucina, però sa cucinare
benissimo al microonde.
La redazione tre ha anche chiesto se l'inferno esiste veramente.
L'arcivescovo ha risposto dicendo che l'inferno non è un lungo in cui muori o paghi le tue pene, ma significa
eliminare tutto ciò che di più bello sia concesso a una persona, cioè l'amicizia e l'amore donato da Dio.
Passiamo alle ultime tre domande principali di questa intervista: Cosa hanno pensato i vostri genitori per
questa scelta? Cosa pensa della comunità LGBTQ+ riguardo i sacramenti? Com'è rivestire una carica così
importante?
Entrambi hanno risposto che i loro genitori l'hanno accettato e hanno partecipato alla loro prima messa.
Poi l'arcivescovo ha detto che tutti hanno la POSSIBILITÀ di ricevere i sacramenti anche di chi fa parte della
comunità LGBTQ+. Per finire entrambi hanno risposto che avere una carica così importante non è stato
semplice.
REDAZIONE 4

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