Molfetta: Pietro Mennea nel racconto di Nino Vinella





Lillino 8

E’ una storia di sacrificio e passione quella del campione olimpico di Barletta Pietro Mennea al quale il Panathlon Club di Molfetta e la rivista “Quindici” hanno dedicato una serata per la presentazione del libro curato da Nino Vinella “La Gazzetta del Mezzogiorno racconta Pietro Mennea, le pagine memorabili di una vita straordinaria. L’uomo, l’atleta, il campione” (Di Marsico editore)

E’ stata una serata dedicata all’atletica leggera anche per la consegna del Premio Fair Play 2023 a Lucia Pappagallo, Direttore Tecnico Sportivo dell’ASD Olimpia Club Molfetta.

Ad introdurre la manifestazione è stato il presidente del Panathlon Club di Molfetta, avv. Pasquale de Palma, mentre il giornalista Felice de Sanctis direttore di “Quindici” e per 25 anni giornalista della redazione economica della “Gazzetta” ha intervistato Nino Vinella, già corrispondente dello stesso quotidiano fin dal 1973.

E’ stato un dibattito interessante fra due giornalisti, in una serata piacevole. Tra le tante cose che sono state dette, spicca quella del carattere di Mennea, simbolo della rabbia del Sud: volontà, passione, cuore. Non è solo voglia di riscatto, ma certezza delle proprie possibilità. Anche il suo fisico era un simbolo della nostra terra, di quel Sud magro, tortuoso, esile, ma forte. Il dito alzato al cielo dopo le sue vittorie rappresenta proprio quel riscatto del vero uomo meridionale, il contadino che combatte la terra arida e pietrosa, il pescatore che solca i mari in tempesta, l’operaio che si riscatta e diventa imprenditore.

Pietro Mennea è stato l’atleta che ci ha insegnato come la felicità venga dalla fatica, dall’impegno, dal sudore, dalla vittoria che nessuno ti regala. Non l’uomo che si lamenta, ma quello che combatte, che lotta duramente e vince sapendo che dovrà vincere per dare un senso ai propri sacrifici, alla sua vita.

Mennea è l’esempio dell’uomo del Sud che ce l’ha fatta, un uomo poco celebrato, non del tutto ancora scoperto, ma che è un modello straordinario in una società che i modelli li ha dimenticati o che non li accetta nella presunzione di poterne fare a meno.

Fra i vari aneddoti che Vinella ha raccontato e che sono presenti negli articoli pubblicati sulla “Gazzetta” e raccolti nel libro, c’è quello della sua corsa giovanile nel canalone di Bari, nel quale l’atleta perse una scarpa, ma continuò la gara e vinse. L’episodio ricorda un altro grande atleta, il maratoneta Abele Bikila che alle Olimpiadi del 1960 corse senza scarpe conquistando la medaglia d’oro a piedi scalzi, come aveva imparato a correre nella sua povera Africa.

Purtroppo non ha potuto partecipare il prof. Franco Mascolo, notoriamente conosciuto come primo allenatore e quindi profondo conoscitore del campione barlettano, ma che è intervenuto telefonicamente con la sua testimonianza, molto apprezzata dal pubblico e in particolare dal suo amico Luigi De Lillo, un altro grande testimone dell’atletica leggera a Molfetta.

L’altro momento della serata dedicata all’atletica leggera è stato rappresentato dalla consegna del Premio Fair Play 2023 a Lucia Pappagallo, coordinatrice dal 2010 del settore istruttori dell’ASD Olimpia Club, storica società locale fondata nel 1973 e presieduta dal mitico Gigino de Lillo.

“Ci deve essere una ragione – ha detto il Cerimoniere del Panathlon Club Ins. Anna Vichi nel leggere la motivazione del Presidente del Club Avv. Pasquale de Palma – se Lucia Pappagallo dal 2001 è detentrice del primato regionale pugliese di salto in lungo della categoria promesse e assoluta.

Sono ormai 23 anni che Lucia con quel salto, quasi un volo sospeso nell’aria, continua a primeggiare nella specialità agonistica, in attesa di una misura superiore a mt. 6,26.

Talento, tenacia, passione e volontà, per qualcosa che rappresenta un valore assoluto per lei: l’Atletica Leggera.

Dopo 18 anni di attività  agonistica nell’ASD Olimpia Club Molfetta, appese le scarpette al chiodo, nel 2004 Lucia Pappagallo ha conseguito il diploma di Istruttore Tecnico Federale e ha dato il via alla sua instancabile attività di istruttrice, sia con l’Olimpia Club che con la A.S.D. Euroatletica Bisceglie, dedicandosi alla formazione ludica sportiva di bambini dai 5 ai 10 anni.

Attualmente l’impegno è soprattutto nelle scuole: non c’è scuola primaria e media di Molfetta e del Circondario che non abbia usufruito delle competenze coinvolgenti ed attrattive di Lucia.

Ci sarà il giorno in cui si salterà m. 6,27, ma nessuno potrà mai fermare quel volo iniziato nel 1986 nel mondo dell’Atletica Leggera da Lucia Pappagallo.”

In definitiva una bella serata di sport e di valori.

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