Il divorzio breve è in Gazzetta Ufficiale





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Nella Gazzetta Ufficiale n.107 del 11 maggio 2015 è stato pubblicato il testo della Legge 6 maggio 2015 n.55, recante “disposizioni in materia di scioglimento o di cessazione degli effetti civili del matrimonio nonché di comunione tra i coniugi”, che entrerà in vigore il prossimo 26 maggio.

La nuova legge, composta di tre articoli, prevede una riduzione del periodo di separazione ininterrotta dei coniugi che consente la proposizione della domanda di divorzio: 6 mesi in caso di separazione consensuale, 12 mesi in caso di separazione giudiziale, indipendentemente dalla presenza o meno di figli.

Il termine decorre dalla comparizione dei coniugi innanzi al Presidente del Tribunale.

La nuova disciplina si applica anche ai procedimenti in corso alla data di entrata in vigore della legge.

Altra innovazione importante è l’intervento sull’art. 191 c.c., con l’aggiunta di un nuovo comma che prevede, nell’ipotesi di separazione personale, lo scioglimento della comunione legale tra i coniugi al momento in cui il Presidente del Tribunale autorizza i coniugi a vivere separati nella separazione giudiziale, ovvero alla data di sottoscrizione del processo verbale di separazione consensuale dei coniugi dinanzi al Presidente purché omologato. L’ordinanza con la quale i coniugi sono autorizzati a vivere separati è comunicata all’ufficiale di stato civile ai fini della annotazione dello scioglimento della comunione.

Si evidenzia, inoltre, che la norma che prevedeva il c.d. “divorzio immediato”, cioè senza il periodo di separazione, non è stata approvata, venendo stralciata dal provvedimento iniziale.

Infine, si dovrà rammentare che la nuova disciplina dovrà essere raccordata con i recenti interventi in tema di separazione e divorzio, previsti dal decreto legge n.132/2014, convertito nella legge 162/2014, che prevedono la convenzione di negoziazione assistita dagli avvocati e gli accordi di separazione e divorzio dinanzi all’ufficiale di stato civile, adottabili in caso di accordo tra i coniugi.

E’ evidente che l’attuale quadro normativo in tema di diritto di famiglia rappresenti lo specchio di una società che continua a mutare e che non prevede più unicamente il modello della famiglia coniugale che perdura nel tempo.

Avv. Annamaria Rutigliano

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