Matera,MICHELE VOLPICELLA presenta CITTÀ SILENTI





Nel Magico Paese di Tragnava- 2018 olio su tela trattata con polvere di tufo cm.  80 x 150

CITTÀ SILENTI è la mostra di Michele Volpicella con il patrocinio di Matera 2019
Open Future a cura di Avangart di Sebastiano Pepe e Nicolò Giovine, esposta a
Matera presso la Fondazione Sassi via San Giovanni Vecchio, 24.
Vernissage d’inaugurazione domenica 14 aprile 2019 ore 18:00. Resterà aperta al
pubblico tutti i giorni dalle ore 10:00 alle ore 18:00, con ingresso gratuito, dal 15
aprile al 30 settembre 2019.
Il percorso espositivo si compone di una selezione di opere del maestro Volpicella
raffigurante il paesaggio materano nelle sue diverse sfaccettature cromatiche in
chiave Neo Metafisico, con una particolare attenzione alla tecnica di lavorazione
delle tele, trattate con polvere di tufo e di pietra e successivamente dipinte con

accurata prospettiva geometrica ed un’armonia cromatica che caratterizza la loro
peculiarità.
La mostra è un omaggio alla città di Matera in occasione del suo riconoscimento a
Capitale Europea della Cultura 2019.
Perché Matera è stata proclamata il 17 ottobre 2014 Capitale Europea della Cultura
per il 2019?…… Perché l’obiettivo di Matera di porsi alla guida di un movimento
finalizzato all’abbattimento degli ostacoli che impediscono l’accesso alla cultura,
soprattutto attraverso nuove tecnologie e processi di apprendimento, è stato
giudicato visionario.
É questa, tra le motivazioni che hanno portato la Giuria di selezione a scegliere
Matera come Capitale Europea della Cultura 2019, quella che più colpisce.
Obiettivo visionario… visioni di radici millenarie… visioni intese come capacità di
vedere oltre la realtà materiale e storica…. visioni quali sinonimi di tensione etica
e spirituale orientata alla piena realizzazione di sé e dei propri ideali.
Il sogno è quello di costruire questa resistenza attraverso l’arte e la cultura,
attraverso il teatro, la danza, la musica, che così non sono più vissute come un
oggetto di consumo, ma come parte integrante della vita.
L’arte è innesto vitale per la trasformazione delle persone. L’arte che parte dalla
vita, che parte dai problemi della società contemporanea, fa si che ci si interroghi,
che si discuta.
L’arte che parte dallo specifico, come nel caso delle tele intrise di poesia di Michele
Volpicella, rende possibile la trasmissione nel tempo e nello spazio del messaggio
culturale e artistico nella città di Matera: un messaggio intriso di radici, di storia,
di futuro, di continuità, di utopie, di percorsi, di riflessioni, di connessioni…. di
visioni.
L’opera pittorica di Michele Volpicella crea linguaggi universali, fa poesia, produce
bellezza. (Prof. Francesco Lenoci)
La cifra stilistica di Michele Volpicella è ormai diventata una firma inconfondibile:
la sequenza quasi aritmetica dei tetti, la peculiare tavolozza cromatica, le finestre
mute, l’assenza di figure umane, sono alcuni degli elementi che caratterizzano le
sue opere, capaci di attirare un sempre maggior successo di pubblico e critica.
Se a restare inconfondibile è il tratto dell’artista, forgiato sulle lezioni di incisione
Sperimentale di Hector Saunier e di tecniche dell’acquerello e calligrafia del
Maestro Zhang Huinan, nei nuovi lavori Volpicella innova in modo quasi
impercettibile eppure inesorabile la sua pittura.
Michele Volpicella, questo mistico del colore, le cui tele alitano sospiri sognanti,
magiche volute.
Si meraviglia l’occhio dell’ammiratore osservando le compiture, l’architettura
patinata, le giravolte di luce proiettandosi, quasi di soppiatto, in quell’orizzonte
tipicamente volpicelliano fatto di colori e sensi, di fiducia e amori d’abisso, di case
e casette che parlano, salendo, le une sulle altre, da un fondo tinta universale verso
l’immensità della volta celeste.
Sensibilità e pietas distinguono queste tele, come pure c’è misticismo e fede, quella
dell’eternità e quella dell’arte. Ecco perché, ora, lo sguardo di chi ammira s’infila
nei meandri delle case color del pane, color del mare, color del pettirosso.

Le case, le pareti, i tetti, ancora le giravolte, le porte, le finestre, gli angoli dipinti
da Michele Volpicella sono così intrisi di umanità, che immediatamente ti lasciano
percepire la presenza della comunità che contempla. È questa la forza dell’artista,
di questo poeta dell’immagine, che sogna e dipinge con l’ispirazione di uno
celestiale di coscienza.
CENNI BIOGRAFICI:
Michele Volpicella ha approfondito la sua formazione artistica presso l’Accademia
di Belle Arti di Bari. Ha frequentato le lezioni di Hector Saunier direttore dell’Atelier
Contrepoint de Paris e del maestro cinese Zhang Huinan direttore del Beijing
Chinese Character e del City Calligraphy Institute. Descritto dai critici come
soggetto dotato di realistica e spiccata sensibilità cromatica, per cui le sue tele
tendono a staccarsi dalla figurazione abituale, acquistando pregio nei colori come
nelle stesse sceneggiature ricche di echi nordici, avvolte e sospese in un’atmosfera
silente che potremmo definire metafisica. È presente in collezioni pubbliche e
private.
Dal 2018, a cura di Avangart di Nicolò Giovine e Sebastiano Pepe, ha iniziato un
percorso per la realizzazione del progetto per Matera Capitale della Cultura 2019
dal titolo “Le Città Silenti – Racconti a Colori”.
Ciò premesso, uno dei segni più eloquenti della cultura è quello dell’andare
incontro. Al riguardo Avangart porterà una selezione di opere del maestro Volpicella
che rendono omaggio a Matera 2019 anche a Milano, dal 23 maggio 2019, presso
“Felix Lo Basso Restaurant”, il ristorante stellato che illumina Piazza Duomo.
La mostra è accompagnata da un catalogo monografico con un vasto repertorio di
immagini e testi a cura di Francesco Lenoci, Fiorella Fiore, Maurizio Nocera, Enzo
Quarto e Paolo Levi.

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