San Donaci, Modello virtuoso di prevenzione





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Prevenire per tutelare la salute. Da oggi San Donaci, nel Brindisino, diventa modello virtuoso con la distribuzione di sette defibrillatori semiautomatici (Dae) per 7000 abitanti. In pratica, un defibrillatore ogni mille abitanti per rispondere alle emergenze cardiache che in Italia colpiscono, esattamente, un abitante ogni mille, per un numero complessivo di 60mila arresti cardiaci l’anno su una popolazione di 60 milioni di cittadini. I decessi ogni anno sono 50.000; questo significa che sopravvive all’evento poco più del 10% delle persone colpite.
L’iniziativa ha avuto il contributo del consigliere regionale Ruggiero Mennea, presidente del comitato permanente di Protezione civile della Puglia, e ha visto l’inaugurazione di postazioni Dae e la consegna degli attestati agli operatori Blsd.
Dopo i saluti del sindaco di San Donaci, Domenico Fina, hanno preso la parola anche il vicesindaco Mariangela Presta; l’assessore allo Sport, Maurizio Greco; il dirigente scolastico della “Dante Alighieri”, Antonio De Blasi; il direttore Seus 118 Brindisi, Massimo Leone, e il rianimatore e medico sportivo dell’Us Lecce, Ciro Del Coco.
“È bello sottolineare che oggi, in questa comunità, abbiamo piantato i semi che fanno crescere la cultura della prevenzione e della protezione, per la tutela della salute”, ha detto il consigliere Mennea. “Attraverso la Protezione civile stiamo diffondendo un nuovo modello di cultura che guarda alle giovani generazioni, ma tiene dentro tutto. Parlare di strumenti salvavita lega tutti e fa sì che questa cultura vada avanti nonostante le varie proroghe di legge. Oggi si testimonia che la cultura della prevenzione si può realizzare a prescindere, con buon senso e decisione”.
“Diffondere il concetto di resilienza – ha proseguito – è determinante per la crescita del territorio; conoscere i rischi che ci sono intorno, e avere strumenti e informazioni per rispondervi, è determinante. San Donaci è avanti in questo senso, un esempio virtuoso. In genere si parla di Protezione civile quando scatta l’emergenza, noi vogliamo parlarne di più – ha concluso – proprio quando l’emergenza non c’è”.

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